Amedeo Bonini e Chiara Zardi sono una giovane coppia di designer.
Lui, 26 anni, dopo studi scientifici è approdato all’Università di Bolzano, dove la sua passione di rispondere a domande e risolvere problemi hanno trovato nel Design il loro scopo.
Lei, 23 anni, dopo studi classici è stata portata dalla sua sensibilità narrativa e inclinazione artistica nella stessa facoltà, dove si è laureata cum laude. È co-fondatrice di Studio OX.

“Tene me ne mori” è il loro primo riconoscimento condiviso.

INSTRUMENTADESIGN 2020 – MENZIONE SPECIALE

Il progetto “Tene me ne mori” di Amedeo Bonini e Chiara Zardi si rifà al collare di schiavo custodito al Museo delle Terme di Diocleziano, Museo Kircheriano.
Il collare di schiavo, che porta iscritta su di esso l’esplicita richiesta di tenere prigioniera la vita del suo portatore, ha ispirato il progetto della coppia e il significato dietro di esso.
Infatti gli autori lo definiscono un “gioiello salvavita”, che infatti permette grazie a un tag rfd al suo interno di identificare il gruppo sanguigno di chi lo porta e quindi di adottare le adeguate misure di primo soccorso in caso di emergenza. Non è necessaria una batteria ed è uno strumento che, in caso di necessità, si può leggere e aggiornare in maniera facile e veloce. Questo fa di “Tene me ne mori” un gioiello ambivalente, di impatto estetico ma anche dall’importante significato nascosto.

“Tene me ne mori”, Amedeo Bonini (2020)