Biennale Innovazione

Arte, Design e Innovazione
incontro a Venezia all’interno di Biennale Innovazione 2015

Per parlare di futuro l’organizzazione ha scelto di iniziare la Biennale Innovazione parlando di Arte e Design. Sono stati invitati gli imprenditori Perazza fondatore di Magis Spa, Urbinati fondatore di Foscarini Spa che rappresentano le “aziende senza fabbrica” e Giovanni Bonotto presidente di Bonotto Spa la “fabbrica lenta” (216 dipendenti e 40 milioni di fatturato, l’esercizio 2014 è stato il migliore della storia dell’azienda più di 100 anni).

La provocazione iniziale lanciata da M. Bellocchio “innovare è aderire alla realtà che cambia?”

No è la risposta decisa di Urbinati e Bonotto che presentano la storia delle rispettive aziende definendo come le scelte imprenditoriali siano state guidate dalla necessità di colpire l’immaginazione per il primo e dalla necessità di sedurre il consum-autore per il secondo. E’ stato più volte citata l’arte come mezzo per aprire gli orizzonti e che si identifica nella produzione dell’oggetto unico estremamente raffinato e diventa a portata del pubblico con il design, grazie alla serialità. Perazza di Magis ha sottolineato come alla base del design, che viene riconosciuto tale negli anni, ci debba essere una buona idea e solo il lavoro di un gruppo che sperimenta può far nascere un prodotto di qualità. Designer e azienda sono un binomio indissolubile per arrivare alla produzione. Urbinati ribadisce che il buon design italiano può anche essere ideato da designer stranieri, che grazie alla conoscenza tecnica di un territorio vasto, alla creatività ed esperienza aziendale, arriva a diventare prodotto.

La crisi è vista, da Bonotto, come saturazione di prodotti per un pubblico che non è più una massa da dominare con il prodotto/comunicazione ma è fatto di consum-autori, unica via per non soccombere in un mercato fatto di prodotti buoni, ma non seducenti, è la riscoperta della “cultura delle mani” che potrà tragettarci fuori da questo momento, e la “fabbrica lenta” ci aiuta a riscoprire il lavoro artigianale.

Articolo precedente
HELIX a museo
Articolo successivo
Dire, Fare e…Giocare con il Design

Related Posts