Claire LavendhommeBruxelles, Belgio

Claire vive e lavora a Bruxelles. Dal 1989 l’artista crea gioielli contemporanei, oggetti, disegni. Dal 1997 organizza incontri artistici (arti plastiche, cinema, conferenze, lezioni di musica). Ha un Master in arti visive e dello spazio (multidisciplinare, gioielleria, struttura formale), una Laurea presso l’Istituto di Arti applicate e artigianato di Bruxelles e una Laurea in Gioielleria all’Accademia di Belle Arti di Arlon. Dal 2003 è insegnante di gioielli contemporanei presso l’Accademia di Belle Arti. Si dedica inoltre a numerosi seminari (gioielleria, resina, ricerca artistica, etc.). Insegnante presso «Institut Jeanne Toussaint» (Arts et Métiers) di Bruxelles. Dal 1992 ha preso parte a numerose mostre in Belgio e nel mondo.

www.clairelavendhomme.com

jewel by Claire Lavendhomme

« &-re » gioiello tascabile
Materiali: argento-oro-incisione-ossidazione.
Tecnica: pezzo unico fatto a mano. Taglio, regolazione, modellatura, saldatura del metallo. Fusione oro-argento.

La sua proposta: «& -re», è la rappresentazione di un rinascimento relazionale (rinascita). Due pezzi (gioielli tascabili) che vivono da soli o insieme, in tasca, in mano o posati. Quando si menziona gioielli, ci si riferisce all’oggetto, al significato attribuito all’oggetto. In questa prospettiva, l’oggetto è senza tempo – perché polisemico – e allo stesso tempo temporale perché presente nel momento catturato dall’occhio e / o dallo scambio. Dal corpo che lo porta, lo tocca, diventa un oggetto che simboleggia una rappresentazione: luogo, souvenir, memoria. Questi oggetti accompagnano, e hanno accompagnato, gli uomini da quando sono uomini Nel suo lavoro la designer a volte cerca questa nozione archetipica, per rivelare ciò che è comune, giorno per giorno, ma che ha a che fare con l’intimità, una traccia, sensibilità. Questa relazione diventa legame perché crea una connessione tra la persona e l’oggetto – inserendo un mito, un rituale. Un infinito sensibile al tocco. Questo legame fornisce uno scopo all’oggetto e alla persona che lo tocca. Possono essere tenuti in mano, poesia dell’invisibile. Il gioiello confonde attraverso i limiti della sua struttura perché è un simbolo, intimo e indispensabile per l’umanità. È la sua radice, da ieri a oggi e ancora domani. Entrambi i gioielli presentati sono oggetti che riflettono questi pensieri. Sono etichettati con parola (&) e riflessi, diventando simboli. Sono oggetti sonori, oggetti da trasmettere, da condividere. I loro significati sono sempre esistiti, richiedono di vivere altrove, pur esistendo qui.

 

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