Matteo Serafini

Roma, Italia

Matteo Serafini è un architetto di Roma laureatosi presso la Facoltà di Matteo SerafiniArchitettura “La Sapienza”. Intraprende percorsi di formazione e lavoro presso importanti studi nazionali ed internazionali. Inizialmente presso lo studio dell’arch. Piero Lissoni a Milano, successivamente approfondisce gli studi presso la “Architecture Faculty” di Utrecht, in Olanda. Continuare a lavorare in Olanda presso l’ ”Atelier van Lieshout” di Rotterdam, dove, tra i diversi lavori, partecipa allo sviluppo del piano urbano “Slave City”. Successivamente si muove nel gruppo “Nio Architecten” sempre a Rotterdam per poi trasferirsi in Finlandia, ad Helsinki, presso il “Casagrande Laboratory” dove collabora anche al progetto “Paracity”. Parallelamente è “Visiting Doctoral Researcher” presso la “Alvar Aalto University” di Helsinki. Dopo anni all’estero rientra a Roma ed inizia a lavorare con lo studio dell’arch. Massimiliano Fuksas in diverse e importanti attività di progettazione architettonica negli Emirati Arabi. Nel corso degli anni la sua passione per la fotografia architettonica si professionalizza lavorando inizialmente con il fotografo arch. Luigi Filetici e anche attraverso convegni e corsi di approfondimento sulla luce. Attualmente è partner di “arTchitecture”, studio associato di professionisti di diversa natura e provenienza che svolge attività principalmente nel campo della progettazione architettonica, artistica e di design.

mat.ser.roma@gmail.com

www.artchitecture.it

Lampa 600x600

LAMPA” nasce dall’idea di far dialogare tra loro materiali appartenenti ad epoche diverse: da una parte il Vetro di Murano, con la sua storia secolare di fascinazioni generate dalla mescolanza della luce con la materia vetrosa colorata, dall’altra la sorgente luminosa, la Striscia Led, materiale innovativo per eccellenza.

Caratterizzata da una essenzialità figurativa, la lampada è ottenuta grazie all’assemblaggio di parti elementari reperibili sul mercato. Due elementi cilindrici vetrosi, un’esile struttura in alluminio estruso e due strisce di led hanno permesso la realizzazione di un corpo illuminante a sospensione da tavolo dimmerabile, caratterizzato dal prevalere di una dimensione rispetto alle altre: una larghezza di appena 30 millimetri per una lunghezza di 1,30 metri.

Lampa 3La lampada pensata presenta quindi molte potenzialità rispetto al prototipo realizzato: infatti la grande varietà dei cilindri vetrati che il mercato mette a disposizione contribuisce senz’altro ad immaginare soluzioni plurime che possono rispondere ai molteplici e diversi gusti cromatici dei potenziali acquirenti e alle più varie collocazioni ambientali. La grande varietà di estrusi e di cannule vetrate di diverse dimensioni apre il campo alla sperimentazione di altre forme ed altri usi della lampada.

Un sottile taglio nell’atmosfera, una cesura, un nulla da cui fuoriesce, grazie all’innovazione tecnologica, una scia luminosa che attraversando la pasta vetrosa si impreziosisce di riflessi e colori che solo un materiale nobile, proveniente dalla sapienza dei mastri vetrai veneziani, può offrire. Ogni componente si viene a trovare avvolto dalla luce che rivela solo in parte gli elementi costituenti dell’apparecchio illuminante e lascia spazio all’immaginazione e alla scoperta.

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