Edmond à Venise, il concept store di Palazzo Contarini Polignac, comincia la sua programmazione annuale dedicata al gioiello contemporaneo accompagnato della curatrice Valeria Accornero. Gioielli-ricordo, gioielli-simbolo, gioielli che parlano di Venezia e del Palazzo, con un tocco parigino saranno presentati in occasione della
Venice Design Week dal 12 al 20 ottobre 2019.
Vernissage domenica 13 ottobre ore 19.00 in presenza delle artiste.
Tre creatrici, tre donne dal percorso professionale variegato tra l’Italia e la Francia: ciascuna ha realizzato una collection capsule facendo dialogare il proprio stile con l’immaginario legato alla Laguna e alla sua storia.
Catherine Le Gal ha giocato con forme essenziali, minimali e trasformiste. L’orecchino lungo, da portare da solo, è ispirato ai remi in laguna. Sul semplice cerchio attorno al polso c’è un guizzo improvviso: è una pastille variopinta in abiti Arlecchino. Anche gli orecchini double face svelano un lato in cui il colore è “graffiato” come i muri degli antichi palazzi.
Robin Clerici si è ispirata alle forme dei lampadari veneziani del Palazzo per realizzare grandi anelli fiore. Sono accompagnati da piccole api che si posano sul girocollo o sul braccialetto, un richiamo al miele che si produce in Laguna. Omaggio al tombolo di Burano sono i collier e i plastron di bronzo che ricordano un merletto in versione stilizzata.
Sylvie Doagio ha ricercato nella storia di Venezia e degli artisti del passato. L’idea per la collezione arriva in particolare dalla pittrice e miniaturista Rosalba Giovanna Carriera e dai suoi ritratti di dame del Settecento presentate con forza e delicatezza. Nasce così un personaggio-scultura immaginario declinato in pendente, orecchini e bracciale.
Le autrici
Catherine Le Gal vive a Parigi. Dopo studi di Economia e un MBA alla Boston University, dal 2004 si è dedicata alla sua passione, la creazione di gioielli, studiando prima a Parigi poi in Nepal le tecniche tradizionali Newar e continuando a imparare presso maestri orafi internazionali. Ama materiali come acciaio e bronzo spesso trasformati nel colore e nella texture grazie a patine, lacche, pitture industriali per un effetto finale ” consumato” dal tempo. I suoi gioielli sono spesso componibili e intercambiabili.
www.catherine-legal.com
Robin Clerici vive a Roma. La sua espressività eclettica si manifesta attraverso la pittura, la fotografia e la creazione di gioielli, Jewelsculptures, realizzati con la tecnica della cera persa. Si è formata all’Accademia di Costume e Moda di Roma lavorando poi come costumista per cinema e teatro. Infatti il gusto per le stoffe preziose si ritrova in particolare nei suoi gioielli in bronzo caratterizzati da una ricchezza dei volumi che ricordano le pieghe e le superfici del broccato.
www.robinclerici.com
Sylvie Doagio, italo-francese, vive a Parigi da molto tempo, ma Genova e Firenze restano nel suo cuore. Gli anni di studio in Storia alla Sorbona hanno influenzato il suo approccio e metodo anche quando si è trattato di dedicarsi totalmente alla nascita della linea di gioielli Doamabijoux dopo una formazione specifica in gioielleria. I suoi gioielli nascono da una ricerca su un personaggio storico, un’immagine nell’arte o da una lettura originale dei simboli della mitologia, come la torre di Babele, o di elementi della cultura comune come il puzzle.
www.doamabijoux.com
La curatrice
Valeria Accornero vive a Parigi. Giornalista professionista, ha creato nel 2010 il blog di informazione GioielloContemporaneo.it. A Venezia ha curato la mostra di Barbara Paganin – Memoria Aperta a Palazzo Fortuny e nel 2018 Intersezioni di Stefania Lucchetta al Magazzino Gallery di Palazzo Contarini Polignac.
Il suo progetto più recente è DEDA, una galleria nomade, che promuove creatori di gioiello contemporaneo e oggetti d’arte tra Parigi e l’Italia.
www.gioiellocontemporaneo.it
www.gioiellocontemporaneo.it/deda-galerie-nomade/
Edmond à Venise
872 Dorsoduro
30123 Venezia
edmondavenise@yahoo.com
www.palazzocontarinipolignac.com/Store
